Piccola manutenzione di parchi e giardini; pulizia, imbiancatura; decorazioni, attività di animazione territoriale, aggregazione sociale, rigenerazione di siti abbandonati o oggetto di degrado; abbellimento di spazi o muri; gestione condivisa di biblioteche o altri servizi pubblici; riuso temporaneo di luoghi ed edifici pubblici non utilizzati.
Questi sono solo alcuni esempi del contributo che i cittadini, singoli o in gruppo, e le associazioni possono dare alla comunità. Molti lo stanno già facendo da anni ma dal 2021 le buone pratiche di “Amministrazione condivisa” sono state formalizzate in un Regolamento approvato dal Congresso di Stato.
Si tratta del Regolamento n. 11 del 02 agosto 2021 "Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e Amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione condivisa dei beni comuni” il quale disciplina le forme di collaborazione tra i cittadini e l’Amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione condivisa dei beni comuni e delle aree a verde pubblico per garantirne e migliorarne la fruizione individuale e collettiva. Prendersì cura dei beni comuni è una concreta manifestazione di partecipazione, uno strumento per il pieno sviluppo della persona e la costruzione di legami di comunità.
CHI PUÒ OCCUPARSENE – Gli interventi di cura, gestione condivisa e rigenerazione dei beni comuni sono aperti
PATTO DI COLLABORAZIONE – È l’atto attraverso cui l’Amministrazione e i cittadini definiscono l’ambito degli interventi di cura, rigenerazione o gestione condivisa di beni comuni.
Il patto definisce, tra le altre cose, gli obiettivi che la collaborazione persegue, la durata, le modalità di azione, il ruolo ed i reciproci impegni, l’eventuale affiancamento del personale dell’amministrazione nei confronti dei cittadini, le cause e le modalità di esclusione di singoli cittadini per inosservanza del presente regolamento, la vigilanza sull’andamento della collaborazione, gli strumenti volti a garantire la fruizione collettiva dei beni comuni…
Compilando opportunamente il modulo insieme agli allegati richiesti, associazioni, cooperative e gruppi informali di persone potranno intraprendere forme di cittadinanza attiva, volte alla cura e alla rigenerazione dei beni comuni urbani. Il regolamento prevede differenti livelli di intensità e complessità delle azioni di progetto condiviso, in particolare la cura può essere occasionale oppure costante e continuativa.